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  Video virali
 

Cosa rende un video un video virale? Un video è potenzialmente virale quando suscita sensazioni emotive e non ci chiede di riflettere. Un video virale lo riconosci subito perche' capisci che c’e' qualcosa che ti lega ai tuoi simili in maniera viscerale. Un video virale fa leva sulle emozioni forti e ti spinge a socializzare diffondendolo tra i tuoi amici o colleghi.

La parola chiave, il nocciolo duro che sta alla base di tutti i video virali e' condivisione. Io ho un emozione più o meno forte e la voglio condividere con altri.

Matt Harding ha realizzato un video che in pochi mesi e' stato visto da milioni di persone e che e' cosi' famoso da meritare un articolo sul New York Times.

Matt un bel giorno ha deciso di mollare lavoro, impegni, comodita', insomma tutto per girare il mondo. Matt Harding, ha però fatto qualcosa di piu', ha deciso infatti di rendere pubblico su internet un suo piccolo rito celebrativo che ha origini tribali: la danza.

Matt ha pero' sottovalutato il fatto che la danza anche se sgangherata e non assimilabile ad alcuno stile, e' contagiosa come gli sbadigli. La danza, come sanno bene le discoteche di tutto il mondo e perfino gli Yanomami, una società di cacciatori-raccoglitori e orticultori che vivono nella foresta tropicale dell’Amazzonia del nord, e' un attivita' fortemente sociale.

Matt ha realizzato un piccolo video pubblicato in origine su Vimeo e poi su YouTube. Secondo alcuni ben informati la musica del video sarebbe stata commissionata dallo stesso Matt. Inoltre Matt avrebbe trovato anche uno sponsor Stride, un ditta che produce gomma da masticare.

Tirando le somme cosa abbiamo? Un ottimo esempio di User Generated Content, che sfrutta un Social Media e riesce nell’intento di far diventare un video virale. Il video virale e' stato notato da un brand che ha poi deciso di seguirne la scia sponsorizzando il viaggio di Matt. Perciò possiamo dire che:

a) lo User Generated Content e' vivo e vegeto e puo' produrre risultati di qualita' specie se si ha una qualche forma di cooperazione tra gli autori come e' avvenuto in questo caso.

b) I Social Media sono essenziali per la diffusione virale dei video. Questo blog è un Social Media, meno potente di altri, ma pur sempre un Social Media.

c) I video virali più efficaci sono quelli pieni di passione spontanea. Costruire a tavolino un video virale è molto difficile perche' occorre un buona dose di creativita' e spontaneita'.

d) I Brand intelligenti sanno che bisogna monitorare la rete alla ricerca di fenomeni buffi, interessanti e che possono in qualche modo sfruttare, apprezzare e comprendere. Stride non ha costruito il video ma ha solo messo il suo cappello sul viaggio di Matt prima che lo facessero altri. Quale e' l’effetto di questa scelta? Io non sapevo nemmeno che esistesse la marca di gomme Stride e penso neanche voi. Ora lo sapete.

E ora che la danza cominci nella vita di ognuno di noi, non serve mollare tuto come ha fatto Matt ma semplicemente aver voglia di danzare nel quotidiano (siamo in ferie e ballare tutti sulla spiaggia e' bellisssimo, basta anche muovere la testa a ritmo di musica mentre si e' imbottigliati nel traffico etc. etc.).

In buona sostanza la danza e' aggregazione e condivisione, torniamo a socializzare e rendiamo questa vita migliore.









 
   
 
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